Per conoscere e comprendere davvero quella che è l’anima di un luogo, e cogliere tutte le sfumature della sua essenza, non basta semplicemente visitarlo. Bisogna viverlo.

Chi sceglie di recarsi in Sardegna, sa bene di avere la possibilità di immergersi completamente in un territorio ricco di storia, tradizioni e costumi unico al mondo. Questa incantevole isola, infatti, è fortemente legata a un retaggio atavico, del quale gli abitanti sono fieri portatori, e che rappresenta senza dubbio uno degli spunti di interesse maggiormente apprezzati dai turisti.

Raggiungere l’isola, per approfondire questi aspetti unici, è molto semplice, basta consultare gli orari dei traghetti Sardegna di oggi e partire alla scoperta di un territorio meraviglioso.

Mare stupendo, tanto sole, spiagge dorate, certo, sono caratteristiche distintive della Sardegna, ma questa regione non offre unicamente questo. Questo territorio resta nel cuore di chi vi si reca, infatti, anche per quelle che sono le sue tradizioni popolari e il suo folclore, evidente già dai vestiti tipici, esibiti con orgoglio molto spesso nelle occasioni e feste locali. Da secoli sono i medesimi e rappresentano una realtà unica nel contesto delle tradizioni popolari del nostro Paese.

Costumi tradizionali

La Sardegna ha una storia unica nel suo genere, fatta di tradizioni e di usanze che ancora oggi affascinano e conquistano chiunque ha la fortuna di poterla visitare.

I costumi sardi, in particolare, sono indissolubilmente legati al folclore e alle manifestazioni locali, e hanno origini davvero molto antiche, con tratti distintivi che si ricollegano a quelle che sono state le diverse epoche e le dominazioni che hanno contraddistinto la storia dell’isola.

L’attività tessile in Sardegna, in particolare, ha origini molto antiche, tanto che i primi telai rinvenuti sull’isola risalgono all’Età del Rame, con tessuti come il lino, il cotone, il velluto e il cuoio, per gli accessori, che rappresentano senza dubbio alcuni dei tratti distintivi di questi abiti, unici al mondo.

Meritano una particolare menzione l’orbace, un tipo di filato resistente e impermeabile, e il broccato che è un tessuto pregiato e molto ricercato, i cui primi manufatti risalgono addirittura al 300 a.C.

Gli abiti femminili e maschili

Gli abiti femminili, poi, sono ricchi di dettagli, come il classico velo sulla testa, la camicia in lino o cotone bianco ricca di preziosi ricami, stretta da un corsetto, e una lunga gonna ampia e a pieghe, alla quale viene poi aggiunto il grembiule. Completa l’abbigliamento la giacca indossata sopra la camicia e il corsetto. Le varianti sono tante quante sono i paesi della regione, creando una ricchezza culturale incredibile.

Gli abiti maschili, invece, sono molto simili tra loro e in ogni zona dell’Isola. Fino al 1850 comprendevano la camicia, il gonnellino-pantalone, cappotto e copricapo. Anche per gli uomini, gli abiti sono impreziositi da gioielli di fattura raffinata, realizzati con ricche e complesse lavorazioni, e da gemelli e bottoni che hanno una derivazione punica, catene, collane, amuleti, orecchini, anelli e spille. Queste ultime venivano utilizzate anche per fermare lo scialle o il velo nelle donne, oppure per chiudere perfettamente il collo della camicia.

Durante la dominazione spagnola la Sardegna subì un’importante trasformazione culturale che influenzò l’architettura, i rituali religiosi, l’alimentazione, l’oreficeria ed il vestiario. Al giorno d’oggi queste similitudini possono essere comparate con il vestiario tradizionale di alcune zone della Spagna, con, ad esempio, le gonne che presentano le stesse peculiarità nell’utilizzo delle stoffe pregiate.